Pulizie

Efflorescenze

Vi sarà capitato di vedere queste macchie? Sono macchie tipiche di pavimentazioni posate all’esterno. Spesso le pavimentazioni all’esterno sono realizzate su massetti non adeguatamente isolati dal fondo, per cui esposti agli effetti della umidità di risalita. L’umidità salendo verso l’alto deposita nel supporto i sali minerali sciolti nella terra dalle piogge, determinando queste tipiche macchie più o meno circolari e biancastre. A volte si presentano anche in ambienti chiusi, spesso seminterrati o ex terrazzi poi diventati parte integrante della casa. La causa è la medesima già descritta. Queste manifestazioni seppure molto diffuse non vanno sottovalutate ma combattute con cognizione di causa. Non è sufficiente coprire con cere colorate o intrugli vari di gasolio, olio cotto e chi più ne ha più ne metta. Probabilmente qualche mio lettore magari del centro Italia Toscana e Umbria ha già capito a cosa mi sto riferendo. L’errore più comune in questi casi è tentare di coprire le macchie. Il risultato è la completa e irreparabile distruzione della pavimentazione che essendo sigillata non consente la traspirazione dei vapori e quindi schianta in superficie facendo saltare la finitura del mattone stesso. A questo scopo le operazioni da eseguire sono nell’ordine:

  1. Lavaggio acido a più riprese in modo da eliminare i depositi calcarei. Ricordate mai con acqua calda e mai con acidi non inibiti.
  2. Trattamento anti salnitro che crea un reticolato che allarga l’area in cui i vapori passano, spalmando la concentrazioni di sali su una superficie più grande e quindi rallentano i tempi di deposito dei sali stessi. Questi tipi di trattamento non sigillano il supporto ma ne riducono di molto la permeabilità. Quindi sono un ottimo compromesso fra l’esigenza di rendere il pavimento meno aggredibile dallo sporco e l’esigenza di lasciarlo traspirare.

In un prossimo articolo descriverò nel dettaglio come fare in autonomia il ripristino di pavimentazioni così aggredite e come mantenerle nel tempo.

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